Manuela Maschke è Head of Work and Codetermination unit presso la Fondazione Hans Boeckler; il suo contributo di pensiero di seguito allegato e pubblicato sull’ETUI Policy Brief, la newsletter dell’istituto di ricerca della Confederazione dei Sindacati Europei, è ricco di spunti ed esempi in merito alle sfide che la digitalizzazione impone alla contrattazione aziendale.
Il punto chiave è la crescente necessità di un coinvolgimento effettivo dei lavoratori e delle loro rappresentanze nelle strategie ICT dell’impresa, affinché queste contribuiscano effettivamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ma ancora una volta torniamo alla storia e alla cultura di ogni singola impresa: la digitalizzazione è un fattore produttivo trasversale che impatta certamente su lavoro e capitale, ma soprattutto è una scelta imprenditoriale che può modificare profondamente i processi decisionali e l’equilibrio vita-lavoro dei collaboratori. Può rispondere al crescente fabbisogno individuale di partecipazione evidenziato da Maschke, al di là di quella finanziaria, la quale in realtà espone il lavoratore-azionista a un rischio economico senza ridurre il rischio della perdita del posto di lavoro. Email, dispositivi mobili e social media possono essere intrusivi nel privato ed esercitare forme improprie di controllo a distanza; un condiviso programma di formazione e aggiornamento, d’altra parte, semplifica la comunicazione interna, la rende più informale e consente al lavoratore di affrontare con maggiore consapevolezza la sfida dell’automazione delle attività manuali. (nota del Redattore)
Digitalization+Co-determination+Maschke+Policy+Brief+PB+2016.07
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