Prima parte – Il lavoro a Milano e in Lombardia
- E’ un grande arlecchino, specchio del lavoro oggi, ma ancora in cambiamento
- Frammentazione dei tipi e delle forme (Settori, dimensioni, livello tecnologico)
- Polarizzazione spinta dei ruoli
- Alte specializzazioni e punte di eccellenza, tecniche e operative
- Lavoro povero, precario, dequalificato
- Aspetti comuni a tutti
- Bassi salari relativi
- Scarsa qualità del lavoro, del contesto e del riconoscimento
- Scavalcamento dei lavoratori nelle transizioni digitali, ecologiche, demografica
- Il lavoro non è sparito (in Lombardia siamo al massimo storico). La classe operaia non è morta
- Si è modificata: oggi 60% lavoro intellettuale 40% lavoro manuale
- Non ha coscienza del suo enorme potenziale di governo dei processi produttivi e dell’impresa
Seconda parte Proposte
L’idea è di aiutare i lavoratori a costruirsi una nuova identità e recuperare un ruolo di governo del futuro. La nuova identità nasce dal basso e si consolida nei movimenti
A) Difesa da Delocalizzazione e passaggi di proprietà
- Obbligo di Comunicazione anticipata da parte dell’Impresa (come Francia o Germania)
- Possibilità di esprimere gradimento sul Pano industriale da parte dei lavoratori
- Diritti di prelazione in caso di vendita o di chiusura per Coop o Fondazione dei lavoratori
B) Lotta al precariato
- Definire 1 anno max di prova tra Impresa e lavoratore con Contratto a tempo determinato, o apprendistato o somministrato
- Dopo 1 anno decisione aziendale se OK assunzione a tempo indeterminato (no proroghe)
- Abolizione di tutti i rapporti di lavoro precari salvo Apprendistato e Somministrazione con max 10% per Legge
- Contratti pirata fuori legge e salario minimo coordinato leggi e CCNL
- In cambio revisione delle clausole di limitazione sui licenziamenti
C) Nuovo lavoro con Innovazione governata dalla Partecipazione dei lavoratori
- Sviluppo di un movimento dal Basso per la Partecipazione con i Consigli di azienda per l’Innovazione (come Consigli di Gestione del 1945-50)
- Composizione mista e allargata (Proprietà, Dirigenti, Tecnici, Operai)
- Potere di indagine su tutte le informazioni relative all’innovazione in azienda
- Potere di esprimere valutazioni e chiedere modifiche dei piani
- Potere di gestire il Processo di cambiamento in coerenza con leggi e Contratti.
- Obbligo per le Imprese di comunicare alle rappresentanze in anticipo il Piano di investimento e gli impatti sulla organizzazione del lavoro e sui ruoli
Diritto dei lavoratori delle RSU e del Consiglio di Azienda di esprimere un parere anticipato sul Piano, dopo aver potuto studiare l’investimento.
*Appunto per Convegno del 19 giugno 2023 – Casa della Cultura