(…) la Cisl, anche nella stagione di Bonanni, ha mostrato di avere molte idee innovative, frutto di una lunghissima elaborazione. I fatti hanno dato ragione a una parte fondamentale di quel bagaglio, dalla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa alla contrattazione decentrata, per dire delle due ricette più importanti.
(…) Il cambio al vertice di un sindacato importante come la Cisl apre dunque la possibilità di imboccare una strada nuova. Quella dell’apertura ai problemi posti dalla depressione economica e dalla dilagante disoccupazione. Della comprensione delle necessità inedite di nuove generazioni che tentano di affacciarsi nel mondo del lavoro con un nuovo portato di cultura e di voglia di fare.
Forse anche la strada di un graduale ripensamento su un modello fondato su tre sindacati figlio di una tripartizione partitica della Prima repubblica, mentre stiamo entrando nella Terza, e di una idea basata sul collateralismo fra forze politiche e organizzazioni sindacali.
(M. Lavia, europaquotidiano.it, 24.09.2014)