“Siamo riusciti a raggiungere dopo 15 anni dall’ultimo contratto, un’intesa con l’azienda attraverso un rinnovato sistema di regole che vedono nella partecipazione dei lavoratori alla vita ed all’efficienza aziendale il perno dell’intesa stessa”. Così il Coordinatore nazionale del Gruppo Sirti Fim Cisl Stefano Lombardi sull’intesa sottoscritta da Fim, Fiom, Uilm Nazionali, dal coordinamento nazionale delle Rsu e ratificato dal 69 % dei lavoratori (circa 1800, su 2644 aventi diritto) per il nuovo contratto integrativo del Gruppo Sirti, azienda dell’ICT con 3958 dipendenti in tutt’Italia, ricordando come nonostante un contesto economico del Gruppo ancora difficile, in Sirti è ancora in essere una procedura di concordato (ex- art. 67e con l’ingresso del Fondo Pillerstone dall’autunno del 2016).
“Nell’accordo – spiega Lombardi – sono stati rivisti positivamente i trattamenti della trasferta (ogni giorno in Sirti ci sono almeno 2000 lavoratori che operano nelle varie fasce di trasferta) gestendo i processi di rilevazione a distanza dei lavoratori rispettando la privacy e la sicurezza di ognuno, è stato altresì rafforzato il diritto soggettivo alla formazione e quello alla gestione responsabile degli automezzi aziendali. Sono stati rivisti inoltre in positivo, i parametri del premio di risultato attraverso due nuovi indicatori economici che si basano sul controllo e l’efficienza del lavoro. L’intesa complessivamente rappresenta uno spartiacque tra il prima e il dopo, che punta alla partecipazione responsabile dei lavoratori e la valorizzazione delle Rsu e del sindacato come elemento strategico, un’opportunità che come Fim Cisl giocheremo a ogni livello” conclude il Coordinatore nazionale.
(www.cisl.it, 07.11.2017)