Il Segretario nazionale della Fai Cisl Attilio Cornelli ed il Coordinatore nazionale Armando Savignano esprimono un giudizio positivo per il primo accordo integrativo di Gruppo dopo il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare, realizzato durante l’anno di ultrattività previsto dal rinnovo ccnl industria del febbraio scorso. Soddisfacenti risultati normativi ed economici realizzati in un contesto di difficoltà per l’intero settore lattiero-caseario che rappresenta l’area del cuore business di Parmalat.
Tra i risultati più apprezzati dalla delegazione Fai – l’avvio di un processo di armonizzazione teso a recuperare le differenze economiche del premio di risultato tra i diversi siti del Gruppo che si è concretizzato con un aumento di 77 Euro sui premi in essere già nell’anno in corso per le 4 realtà che avevano condizioni inferiori. Garanzia per tutti i nuovi assunti di un elemento retributivo mensile (su 14 mensilità) di 70 Euro; – il miglioramento delle tutele sull’area della conciliazione tempi di vita-tempi di lavoro in particolare in caso di malattia e/o nascita del figlio. L’introduzione di una banca ore e ferie non godute cedute volontariamente dai lavoratori a colleghi che abbiano esigenze di assistenza di familiari con gravi patologie o handicap (in tal caso è prevista una compartecipazione dell’azienda fino ad un massimo di 40 ore per caso); – l’istituzione di un coordinamento delle rappresentanze della sicurezza delle diverse aziende che operano all’interno dello stesso stabilimento. Da rilevare e di particolare significato politico – proseguono Cornelli e Savignano – il coinvolgimento dei tavoli di sito per la definizione degli accordi annui sulla gestione dei diversi parametri del premio di risultato favorendo così partecipazione concreta e protagonismo delle rappresentanze sindacali. Importante innovazione anche nell’area commerciale con l’istituzione di una commissione bilaterale che governi la definizione dei valori massimali degli specifici premi di risultato. Per concludere, l’incremento del valore nominale dei premi per obiettivi a regime pari ad Euro 222 per i siti e le fasce più elevate, superando i 2.800 Euro annui, mentre per quelli con importi inferiori l’incremento è pari a 299 Euro. Innovativa anche la gestione di quote del Premio variabile a favore di nuove forme di welfare aziendale aggiuntive rispetto a quanto già riconosciuto dalla contrattazione nazionale e di Gruppo, facendo esplicito riferimento alle novità legislative che normano la detassazione dei premi variabili aziendali. L’odierno rinnovo dell’integrativo Parmalat – dichiara Luigi Sbarra, Segretario generale della Fai Cisl – conferma l’importanza della contrattazione di secondo livello dove esigenze aziendali e tutela dei lavoratori possono trovare un valido punto d’incontro per il raggiungimento di obiettivi di interesse comune.
(www.cisl.it, 27.07.2016)