(…) La realtà italiana è fatta di piccole e medie imprese, dove il welfare aziendale è più difficile. Proprio qui deve concentrare i suoi sforzi il sindacato, con la contrattazione a livello territoriale e aziendale.
(…) Porteremo il 70% delle nostre risorse, sia umane che economiche, sul territorio, proprio per potenziare la contrattazione di secondo livello.
(…) Perchè è vero che la CISL ha più di 4 milioni di iscritti ma è anche vero che i giovani sono pochi. E invece bisogna farli partecipare, come bisogna far partecipare tutti i lavoratori alla governance dell’azienda.
(L. Salvia, Corriere della Sera, 28.09.2015)