Il seminario intende fornire un quadro organico delle disposizioni normative attraverso le quali l’ordinamento ha introdotto, di recente, misure di premialità fiscale nei confronti delle somme erogate ai lavoratori a titolo di premi di risultato o sotto forma di prestazioni di welfare aziendale.

La normativa introdotta subordina l’erogazione dei benefici, come noto, al fatto che il premio di risultato o le misure di welfare siano erogate in virtù di un accordo sindacale aziendale.
Da questo punto di vista il legislatore intende, dunque, dare una nuova spinta propulsiva a alla contrattazione integrativa sostenendo relazioni industriali partecipative. In realtà le migliori best practices partecipative si ritrovano in aziende innovative, caratterizzate da un certo tipo di struttura produttiva ed impregnate di una cultura aziendale che mette al centro l’uomo e le sue competenze. Viene quindi da chiedersi se la partecipazione non sia più incoraggiata dallo sviluppo tecnologico che dalle norme di sostegno.
Il pacchetto di benefici fiscali nazionali e provinciali, prevedendo premialità in caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione aziendale, costituisce tuttavia un tentativo di implementare una cultura partecipativa in azienda attuando, parzialmente e con forte ritardo, i principi espressi nell’art. 46 della Costituzione.

Relazioni

La disciplina normativa con particolare focus sui temi della contrattazione aziendale e della tipologia di partecipazione dei lavoratori promossa dal legislatore
Riccardo Maraga, Avvocato

Prospettive e limiti delle norme di sostegno alla contrattazione e alla partecipazione in azienda
Mario Vittorio Giovannacci, Dipartimento Sviluppo economico e lavoro, Provincia autonoma di Trento

Gli aspetti fiscali e operativi del pacchetto di benefici fiscali. Profili fiscali e contributivi. Il nuovo assetto della tassazione dei premi di risultato e delle prestazioni di welfare aziendale
Carlo Benedetti, Consulente del lavoro

(lares.tsm.tn.it, 27.07.2017)

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