L’azionariato dei dipendenti nelle PMI
Oggi è un dato di fatto, l’azionariato dei dipendenti si sta sviluppando a un ritmo sbalorditivo nelle PMI. Dove? In Gran Bretagna.
L’azionariato dei dipendenti nelle PMI
Oggi è un dato di fatto, l’azionariato dei dipendenti si sta sviluppando a un ritmo sbalorditivo nelle PMI. Dove? In Gran Bretagna.
Ringraziamo la redazione di Partecipazione e, in particolare, il Direttore Francesco Carlesi, per averci consentito di pubblicare in allegato l’indice e il testo della proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alle imprese a cura del Gruppo ISPA.
Partecipazione n. 1_indice e proposta di legge
Martedì 15 febbraio, alle ore 12, presso l’Aula della Commissione Lavoro, le Commissioni riunite Finanze e Lavoro hanno svolto l’audizione di rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa.
“Se la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa in Italia fosse stata già una realtà, moltissime vertenze occupazionali nel paese, come anche in Sicilia e a Catania, neanche sarebbero esistite.” L’ha detto ieri il segretario generale della Ugl, Paolo Capone, intervenendo durante la quarta tappa della conferenza programmatica del sindacato, organizzata nella città etnea per i territori di Sicilia e Calabria dopo gli incontri di Torino, Bari e Mestre.
L’annuncio del sindaco, Stefano Lo Russo, sulla volontà di inserire un rappresentante dei lavoratori nel prossimo consiglio di amministrazione di Gtt ha creato «un acceso dibattito» tra i sindacati. Un po’ perché non si aspettavano una decisione del genere, un po’ perché sarebbe un modello di gestione totalmente innovativo in Italia che, a differenza della Germania dove invece è già collaudato, non ha nemmeno una chiara cornice normativa.
“Il compito del sindacato è restituire un’anima alle imprese” perché un’organizzazione del lavoro che non consenta la “piena fioritura” della persona umana sarà sempre un’organizzazione del lavoro poco produttiva. Questa la premessa del ragionamento che l’economista Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ha svolto davanti alla platea di First Cisl nel corso della tavola rotonda “Futuro della finanza tra sostenibilità e digitalizzazione”.
Segnaliamo il Podcast Agorà proposto da Radio Immagina e pubblichiamo di seguito l’abstract della conversazione.
Nell’ultimo trentennio, segnato dal pensiero neoliberista, si è affermata l’idea secondo cui l’unico scopo dell’impresa sia la massimizzazione del suo valore patrimoniale, a beneficio degli azionisti. Ciò ha portato a trascurare sempre più gli interessi degli altri soggetti essenziali per la vita delle imprese (stakeholders): lavoratrici e lavoratori, imprese fornitrici e acquirenti, comunità che vivono nei territori e nell’ambiente su cui le imprese impattano.
Individuare possibili casi di imprese destinate a chiudere, ma che possono essere salvate dai dipendenti i quali, associandosi in cooperative, possono comprare l’azienda per cui lavorano. È l’obiettivo del primo Osservatorio, nato a Bologna tra cooperative e sindacati, sui cosiddetti “Workers Buyout”, opportunità utili anche per riavviare imprese confiscate alla criminalità organizzata.
La transizione green e la digitalizzazione, due delle missioni del PNRR, sono alla base dei processi di innovazione che le imprese hanno necessità di implementare per creare sviluppo e migliorare la competitività internazionale. Un’evoluzione che passa anche dalla partecipazione dei lavoratori all’interno della vita aziendale. Una collaborazione attiva che ha l’obiettivo di contribuire all’efficienza e alla produttività dell’impresa e alla crescita economica del territorio.
Con queste finalità Assolombarda, sede di Monza e Brianza e le Organizzazioni Sindacali del territorio hanno firmato un Protocollo che definisce i principi e le attività del Progetto “Partecipazione”.
Efficientare il Tpl di Roma e Lazio con una governance coordinata e la partecipazione dei lavoratori. È la prospettiva per il settore dei trasporti di Roma e del Lazio disegnata da Cgil, Cisl e Uil che hanno illustrato un report condotto dai rispettivi uffici studi, nel corso dell’evento ‘La Mobilità di Roma e del Lazio: prospettive di un futuro presente’.