MPS, First CISL, servono partecipazione dei lavoratori e investimenti informatici.

“Evidentemente per volgere in positivo i conti di Mps non basta lo straordinario impegno sostenuto dai dipendenti, ma serve procedere a una vera politica di rilancio della banca, possibile con il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione aziendale attraverso strumenti partecipativi di tipo organizzativo e finanziario. In una banca dove il capitale dello Stato è al 53% e potrebbe salire sino al 70% riteniamo ci siano le condizioni perché questo diventi possibile”. Così in una nota Sara Barberotti, segretaria nazionale First Cisl in merito ai risultati del primo semestre 2017 del Monte dei Paschi presentati oggi.
Ora, aggiunge Fabio Brunamonti, responsabile di First Cisl nel Monte dei Paschi, “bisogna immediatamente affiancare allo sforzo dei lavoratori investimenti in sistemi informatici e tecnologici che permettano di bilanciare le 1800 uscite di personale programmate per quest’anno e la prevista riduzione di altre 3700 circa entro 2021”.
È assolutamente necessario, prosegue Brunamonti, “recuperare la fiducia della clientela anche attraverso strategie di vendita rispettose dell’accordo nazionale sulle politiche commerciali, consentendo a Mps di tornare al prestigio conquistato attraverso più di cinque secoli di storia”.

(www.ilroma.net, 11.08.2017)

Impresa sociale, lavoratori protagonisti.

Lavoratori protagonisti della nuova impresa sociale. Non basta più, infatti, che siano informati di attività e nuove iniziative (come oggi), ma serve un meccanismo effettivo di consultazione o di partecipazione, mediante il quale siano posti in grado di esercitare influenza sulle decisioni, specie per le questioni che incidono direttamente su condizioni di lavoro e qualità di beni o di servizi. A stabilirlo, tra l’altro, è il dlgs di riforma della disciplina dell’impresa sociale (dlgs n. 155/2006), approvato in via definitiva mercoledì dal consiglio dei ministri.

(D. Cirioli, www.italiaoggi.it, 30.06.2017)

Furlan: “Pronti a ripartire da lavoro, cuneo e tasse. Confindustria in ritardo”.

Una svolta tedesca. “Non come quella della legge elettorale “, annota la segretaria della Cisl Annamaria Furlan. “Proponiamo una mossa per tentare di rilanciare il sistema produttivo e cambiare il volto del capitalismo italiano: mettere in campo le risorse dei fondi pensione contrattuali per favorire gli investimenti, in cambio di una partecipazione azionaria dei lavoratori nelle imprese”.

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Imprenditori cooperativi.

Per le imprese cooperative imolesi siamo alla chiusura delle Assemblee di Bilancio dell’anno 2016. Dall’esame d’insieme si evidenzia una situazione che presenta risultati positivi in tutti i settori produttivi, nei servizi e nella distribuzione, ad eccezione del comparto delle costruzioni edili, anche se si colgono segnali di crescita delle imprese attive dopo almeno un quinquennio di fortissima crisi.

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Poste italiane secondo il congresso della Slp-Cisl.

“Mantenere in piedi la mobilitazione dell’intera categoria. La privatizzazione, non ancora scongiurata, se attuata metterebbe a rischio l’unicità aziendale, per la quale l’organizzazione si è sempre battuta in tutti questi anni e per la quale continuerà a battersi nel futuro. L’ulteriore privatizzazione metterebbe inoltre a rischio i livelli occupazionali attuali e la capillarità della rete di distribuzione e degli uffici oggi ancora in piedi”.

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Primo Maggio. Furlan (Cisl): «Il nodo sta nella partecipazione».

«Condivido in pieno il messaggio dei vescovi italiani. Il lavoro va ben oltre il suo valore economico, perché è indissolubile dalla persona e dalla sua dignità. Lavorare significa non solo procurare sostentamento per sé e per la propria famiglia, ma anche partecipare alla comunità. Ha un fondamentale valore sociale. Ma quando non c’è oppure sottrae la persona ai valori della famiglia e della comunità viene meno ai propri principi. A partire dal primo articolo della nostra Carta». Continua la lettura

Settore alimentare. Sbarra (Fai Cisl): “Linee guida secondo livello rilanciano partecipazione”.

“Oggi abbiamo lanciato un messaggio unitario, tracciando la via di relazioni industriali incentrate su una più forte partecipazione e capaci di sfidare le imprese su produttività, welfare, organizzazione del lavoro, bilateralità e governance d’impresa”. Lo ha detto Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl che oggi ha introdotto i lavori degli Attivi unitari dei sindacati di categoria, chiamati a elaborare le linee guida sulla contrattazione di secondo livello per il settore alimentare.

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