Il sindacalismo nazional-rivoluzionario ha avuto storicamente due facce: quella più immediata, “pratica” (rivendicativa sul piano dei salari e delle condizioni di lavoro) e quella “teorica” (progettuale e culturalmente eretica rispetto ai vecchi dogmi ideologici di matrice ottocentesca). Quando le due volontà si sono incrociate e “contaminate” ne è nata una delle più interessanti e creative stagioni della storia sociale del nostro Paese.
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Un anno di Stato e Partecipazione e una scienza aperta all’etica e al confronto.
Nel dicembre del 2020 usciva il primo volume dell’Istituto «Stato e Partecipazione», dal titolo L’Italia del Futuro. Con una serie di saggi affidati a professori, studiosi e sindacalisti si cercavano di tratteggiare spunti, analisi e programmi per la (ri)costruzione della Nazione nel dramma della pandemia. Dall’agricoltura all’industria, passando per la politica estera, il sindacato e le periferie, ogni aspetto vitale era toccato, seguendo il filo conduttore della necessità del recupero di ampie fette di sovranità e dell’impostazione di strategie di lunghissimo periodo per l’Italia.
Ugl, ieri a Catania il segretario generale Capone: “Patto tra lavoro e capitale”.
“Se la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa in Italia fosse stata già una realtà, moltissime vertenze occupazionali nel paese, come anche in Sicilia e a Catania, neanche sarebbero esistite.” L’ha detto ieri il segretario generale della Ugl, Paolo Capone, intervenendo durante la quarta tappa della conferenza programmatica del sindacato, organizzata nella città etnea per i territori di Sicilia e Calabria dopo gli incontri di Torino, Bari e Mestre.
Lavoratori nel cda Gtt, sindacati contro. La Cisl dice sì: può essere una svolta.
L’annuncio del sindaco, Stefano Lo Russo, sulla volontà di inserire un rappresentante dei lavoratori nel prossimo consiglio di amministrazione di Gtt ha creato «un acceso dibattito» tra i sindacati. Un po’ perché non si aspettavano una decisione del genere, un po’ perché sarebbe un modello di gestione totalmente innovativo in Italia che, a differenza della Germania dove invece è già collaudato, non ha nemmeno una chiara cornice normativa.
Zamagni, il compito del sindacato è restituire un’anima alle imprese.
“Il compito del sindacato è restituire un’anima alle imprese” perché un’organizzazione del lavoro che non consenta la “piena fioritura” della persona umana sarà sempre un’organizzazione del lavoro poco produttiva. Questa la premessa del ragionamento che l’economista Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ha svolto davanti alla platea di First Cisl nel corso della tavola rotonda “Futuro della finanza tra sostenibilità e digitalizzazione”.
Aumentare la partecipazione di lavoratori/trici e cittadini/e nella governance delle imprese per combattere le disuguaglianze.
Segnaliamo il Podcast Agorà proposto da Radio Immagina e pubblichiamo di seguito l’abstract della conversazione.
Nell’ultimo trentennio, segnato dal pensiero neoliberista, si è affermata l’idea secondo cui l’unico scopo dell’impresa sia la massimizzazione del suo valore patrimoniale, a beneficio degli azionisti. Ciò ha portato a trascurare sempre più gli interessi degli altri soggetti essenziali per la vita delle imprese (stakeholders): lavoratrici e lavoratori, imprese fornitrici e acquirenti, comunità che vivono nei territori e nell’ambiente su cui le imprese impattano.
Nasce a Bologna il primo Osservatorio sui cosiddetti “Workers Buyout”.
Individuare possibili casi di imprese destinate a chiudere, ma che possono essere salvate dai dipendenti i quali, associandosi in cooperative, possono comprare l’azienda per cui lavorano. È l’obiettivo del primo Osservatorio, nato a Bologna tra cooperative e sindacati, sui cosiddetti “Workers Buyout”, opportunità utili anche per riavviare imprese confiscate alla criminalità organizzata.
Assolombarda e le Organizzazioni Sindacali del territorio hanno siglato il protocollo che avvia il “Progetto Partecipazione”.
La transizione green e la digitalizzazione, due delle missioni del PNRR, sono alla base dei processi di innovazione che le imprese hanno necessità di implementare per creare sviluppo e migliorare la competitività internazionale. Un’evoluzione che passa anche dalla partecipazione dei lavoratori all’interno della vita aziendale. Una collaborazione attiva che ha l’obiettivo di contribuire all’efficienza e alla produttività dell’impresa e alla crescita economica del territorio.
Con queste finalità Assolombarda, sede di Monza e Brianza e le Organizzazioni Sindacali del territorio hanno firmato un Protocollo che definisce i principi e le attività del Progetto “Partecipazione”.
Mario Bozzi Sentieri – La cultura partecipativa come “strategia d’azione”
Ringraziamo l’Autore, main contributor di Mitbestimmung, per averci inviato la sua recensione del libro di Augusto Cocchioni e la costante partecipazione al dibattito sui temi della partecipazione dei lavoratori all’impresa.
L’Idea partecipativa ha radici profonde, che affondano nel Sindacalismo “teorico”, d’impronta nazional-rivoluzionaria, nella Dottrina Sociale della Chiesa, nel mazzinianesimo, fino a diventare norma costituzionale, purtroppo inapplicata.
Cgil-Cisl-Uil: trasporti, sì a partecipazione lavoratori.
Efficientare il Tpl di Roma e Lazio con una governance coordinata e la partecipazione dei lavoratori. È la prospettiva per il settore dei trasporti di Roma e del Lazio disegnata da Cgil, Cisl e Uil che hanno illustrato un report condotto dai rispettivi uffici studi, nel corso dell’evento ‘La Mobilità di Roma e del Lazio: prospettive di un futuro presente’.