La Corte di Giustizia europea rafforza la democrazia sul lavoro.

Una sentenza della Corte di Giustizia europea (CGE) oggi garantisce che la partecipazione dei lavoratori continui ad applicarsi senza restrizioni alla società di software SAP SE. Al di là del singolo caso, i giudici lussemburghesi hanno lanciato un segnale per la rappresentanza degli interessi dei lavoratori nei consigli di sorveglianza delle società per azioni europee. La legge tedesca sulla codeterminazione prevede seggi per i rappresentanti sindacali nel consiglio di sorveglianza. SAP SE voleva escludere questi seggi garantiti per i rappresentanti sindacali durante la conversione nella società europea da SE.

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Lights On! Come le cooperative di produzione e lavoro e le cooperative sociali affrontano il lavoro non dichiarato.

Il lavoro sommerso ha diversi effetti e conseguenze negative, non solo sui governi, ma anche sui sistemi di welfare e sulle imprese. Questo fenomeno che si diffonde in tutti i settori, non conosce confini nazionali, si interseca con le violazioni dei diritti umani e spesso colpisce donne, migranti e giovani lavoratori. Trovare il modo di agire contro il lavoro sommerso, quindi, è una sfida non solo per i governi, ma richiede azioni concrete anche da parte delle imprese.

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19° Congresso confederale Cisl, Sbarra: “Una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione”.

È in corso a Roma il 19° Congresso confederale della Cisl, al quale partecipano anche i delegati di First Cisl. L’importante evento, di cui è possibile seguire la diretta streaming sul sito www.cisl.it, è cominciato con l’Inno d’Italia ed europeo partecipato da oltre mille delegati provenienti da tutta Italia, una platea che rappresenta 4 milioni e 76mila iscritti, e numerosi ospiti internazionali, politici, sindacati e istituzioni. A salutare l’avvio dei lavori anche i messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Francesco.

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La rivista “Partecipazione”: analisi e focus per ricostruire il tessuto sociale disgregato dalla pandemia.

Nel dicembre del 2020 usciva il primo volume dell’Istituto «Stato e Partecipazione», dal titolo “L’Italia del Futuro”. Con una serie di saggi affidati a professori, studiosi e sindacalisti si cercava di tratteggiare spunti, analisi e programmi per la (ri)costruzione della Nazione nel dramma della pandemia. Dall’agricoltura all’industria, passando per la politica estera, il sindacato e le periferie, ogni aspetto vitale era toccato, seguendo il filo conduttore della necessità del recupero di ampie fette di sovranità e dell’impostazione di strategie di lunghissimo periodo per l’Italia.

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