Come un’attenta analisi di bilancio svela lo stato di salute di un’impresa e le sue capacità imprenditoriali, commerciali e gestionali così l’analisi della rendicontazione non finanziaria racconta lo stato di salute della cultura organizzativa e la capacità di attuare politiche sostenibili. Le nuove norme sulla rendicontazione non finanziaria delle imprese rendono obbligatoria dal 2024 la redazione del bilancio di sostenibilità anche per tutte le aziende non quotate con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio annuo di almeno 43 milioni.
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Multinazionali a porte chiuse.
Un’ ennesimo schiaffo alla partecipazione democratica e alla trasparenza frutto dell’emendamento al cosiddetto Decreto Milleproroghe (numero 198 del 29/12/2022, approvato in via definitiva lo scorso 23 febbraio) che reitera le disposizioni contenute nel Decreto legge “Cura Italia” del 17/03/2020, che offriva alla società per azioni la possibilità di consentire la partecipazione e l’esercizio del voto degli azionisti mediante mezzi di telecomunicazione, anche in deroga a diverse disposizioni statutarie. Il testo menziona la “possibilità di prevedere” queste modalità alternative alla partecipazione in presenza, la quale è comunque ancora oggi garantita o mediata, appunto, da mezzi di telecomunicazione.
Donne e impresa: la managerialità al femminile è un fattore di successo e sviluppo.
Si tende spesso a pensare che il ‘fare impresa’ sia una cosa prettamente maschile, ancorati ad un retaggio che ha spesso visto l’uomo, più che la donna, descritto quale ‘capitano d’impresa’. Eppure la storia, l’economia e i molti esempi di successo, in campo aziendale, politico e sociale, ci raccontano una realtà ben diversa. E oggi più che mai, primi tra tutti i fondi di investimento e poi le aziende si stanno dotando di regole e strategie che facilitino l’accesso delle donne ai ruoli apicali.
Sbarra (Cisl): serve una legge per la partecipazione alla gestione delle imprese.
“Occorre rilanciare la crescita, agevolare la ripartenza degli investimenti pubblici e privati, recuperare produttività per redistribuirla alzando salari e retribuzioni, guardare alla quantità e alla qualità del lavoro, elevando le tutele, estendendo la contrattazione, combattendo precarietà e lavoro nero. Il costo del lavoro non può diventare l`alibi dell`immobilismo regolatorio e contrattuale”. È quanto ha affermato oggi in un intervento su Il Sole24ore il leader della Cisl Luigi Sbarra.
Esce il nuovo numero della rivista di Stato e Partecipazione.
Sono il sindacato, i corpi intermedi e la politica mediterranea i tre argomenti al centro del terzo numero della “Rivista Partecipazione”, realizzata dall’Istituto Stato e Partecipazione. Mentre Il primo numero uscito ad aprile del 2022, ha trattato di lavoro e di cogestione, la seconda uscita di Settembre 2022 si è concentrata sul ruolo dello Stato. Il numero appena uscito invece, reperibile dal sito della casa editrice www.ecletticaedizioni.com, è dedicato ai corpi intermedi ed al ruolo del sindacato nel mondo del lavoro.
Si moltiplicano le proposte politiche dalla sinistra.
Le proposte di azionariato dei dipendenti si moltiplicano da parte dei partiti della sinistra europea.
71° Convegno Nazionale di Studio: terza ed ultima giornata.
Si conclude oggi, domenica 11 dicembre, il 71° Convegno Nazionale di Studio sul tema “Diritto al lavoro. Per un lavoro degno in un’economia sostenibile”.
Polemiche sull’azionariato dei dipendenti.
È noto che i risultati dell’azionariato dei dipendenti sono positivi. Questo è un dato di fatto. Tuttavia, la partecipazione azionaria dei dipendenti assume molte forme (esistono circa dieci modelli di base).
Cos’è l’azionariato dei dipendenti?
L’azionariato dei dipendenti è quando i dipendenti detengono una quota del capitale della società che li impiega. Inizia con un dipendente che detiene una quota e può estendersi fino al 100% detenuto da tutti i dipendenti.
La rivoluzione 4.0.
“La Rivoluzione 4.0” è il nuovo libro di Mario Bozzi Sentieri.
L’operaio di Junger oggi potrebbe essere: Il lavoratore 4.0. Chi è? E cos’è l’industria 4.0? E’ il risultato delle applicazioni odierne della tecnologia, con la massimizzazione dell’integrazione uomo/robot sui luoghi di lavoro. Le famose “macchine intelligenti”, cioè il portato di quella Intelligenza Artificiale (IA) le cui ricerche iniziarono nella prima metà del secolo scorso e che oggi hanno ottenuto risultati straordinari ma per certi versi anche inquietanti, con macchine in grado di muoversi autonomamente e derelazionarsi con la manodopera tradizionale, fino a sostituirla.