Maurizio Ballistreri – Una riflessione sulla partecipazione in azienda

La proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl sulla “Partecipazione al Lavoro”, presentata dal suo segretario generale Luigi Sbarra, per l’applicazione dell’articolo 46 della Costituzione, che prevede il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende, ha il merito di riaprire il dibattito sulle relazioni industriali in Italia, in una prospettiva europea.

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Raffaele Lungarella e Francesco Vella – Imprese partecipate dai lavoratori: una nuova proposta

La Cisl ha presentato di recente una proposta di legge di iniziativa popolare: “Partecipazione al lavoro. Per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori”. L’obiettivo è dare attuazione all’articolo 46 della Costituzione, riconoscendo il diritto dei lavoratori a essere coinvolti nella gestione delle aziende attraverso una cornice normativa che lo regolamenti nelle sue diverse forme.

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Pietro Ichino – Perché la partecipazione é rimasta sulla carta

Trascrizione di una video-intervista a cura di Ada Fichera che è stata proiettata al convegno promosso da Italia Decide l’11 maggio 2023 – In proposito vedi anche il video della precedente intervista sul medesimo argomento, a cura della stessa giornalista, del novembre 2022.

In allegato le slides di un altro intervento del prof. Ichino sullo stesso argomento.

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Stefano Zamagni – Cogestione, la partecipazione dei lavoratori, perché fa bene anche alle imprese

Quali ragioni, di natura sia economica sia politica, parlano a favore della partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa? Si legge all’art. 46 della nostra Carta Costituzionale: «… La Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende».

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Marco Valerio Lo Prete – Lavoratori e cogestione, i pregiudizi da superare

Secondo la teoria dei giochi, vuol dire che la vincita di un giocatore è sempre pari alla perdita dell’altro giocatore. In base a questo principio, ogni forma di guadagno di un lavoratore (stipendio più alto, condizioni lavorative più vantaggiose, ecc.) comporterà un danno per l’imprenditore (minore fatturato, minore competitività, ecc.), e viceversa.

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Renato Brunetta – Occupazione, quei destini da condividere nelle imprese

Non ci sono mai state così tante persone occupate in Italia. I dati dell’Istat
certificano un record storico. Diminuiscono in modo significativo anche i tassi disoccupazione e inattività. Restano preoccupanti i divari territoriali. E non possiamo ritenerci soddisfatti per i dati relativi all’occupazione femminile e a quella dei giovani, povertà, precarietà e infortuni sul lavoro.

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Mario Bozzi Sentieri – Fabbrica e comunità, tra profitto e valore condiviso

Fabbrica e Comunità: un apparente ossimoro all’interno della visione che vuole – per usare l’immagine di Karl Polanyi (La Grande Trasformazione) – un “disinnesto” tra economia e relazioni sociali. Idea condivisa, in forma diversa, da Louis Dumond (Homo aequalis. Genesi e trionfo dell’ideologia economica ) – secondo il quale “nella maggior parte delle società e in primo luogo nelle civiltà superiori o nelle società tradizionali, i rapporti fra gli uomini sono più importanti e hanno un valore più alto dei rapporti fra gli uomini e le cose.

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Leonard Mazzone – L’emancipazione al lavoro

Il recupero cooperativistico d’impresa è un fenomeno esemplare e potenzialmente contagioso di reazione collettiva e solidale alle dinamiche scadenti del capitalismo neoliberale (in primis alla finanziarizzazione delle imprese), che stanno condannando una porzione crescente di risorse – umane e non soltanto – a diventare scarti. Si tratta, peraltro, di esperienze durature di mutualismo in ambito produttivo: 202 delle 218 imprese recuperate prima del 2003 sono durate in media 15,2 anni, di contro ai 12 anni di vita media delle piccole e medie imprese italiane.

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#DemocratizingWork – Il lavoro: democratizzazione, demercificazione, risanamento ambientale.

Chi lavora è molto di più che una semplice risorsa. Questa è una delle lezioni principali che dobbiamo imparare dalla crisi in corso. Curare i malati; fare consegne di cibo, medicine e altri beni essenziali; smaltire i rifiuti; riempire gli scaffali e far funzionare le casse dei supermercati: le persone che hanno reso possibile continuare con la vita durante la pandemia di COVID-19 sono la prova vivente che il lavoro non può essere ridotto a una mera merce.

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Marcello Bianchi – Serve una legge per promuovere la democrazia economica?

Le posizioni espresse dalla CISL in occasione dell’ultimo congresso mostrano una chiara impostazione contrattualistica, coerente con la sua storia e i suoi valori fondativi. Viene ribadita la netta contrarietà a interventi legislativi sul salario e sulla rappresentanza, che minerebbero lo stesso ruolo del sindacato in una società pluralistica. Questo si basa proprio sull’autonomia contrattuale delle condizioni di lavoro, in primis i salari, e su un sistema di rappresentanza aperto alla competizione e al riconoscimento reciproco delle parti.

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