Manager e team HR hanno numerose aree sulle quali impegnarsi per costruire condizioni capaci di generare «lavoro dignitoso e sostenibile». Tra queste riveste un rilievo particolare la progettazione organizzativa (work & job design), una dimensione che forse è stata trascurata e privata di quell’attento presidio che invece merita. Soprattutto in un tempo come questo nel quale le innovazioni tecnologiche possono avere conseguenze ancora più importanti che nel passato sui contenuti, sulla qualità e sul significato dei lavori.
Categoria Articolo → Contributi di pensiero
Gaetano Sateriale – Partecipazione, l’accordo Electrolux, un successo mai replicato
Sembra tornare in auge l’idea di una “partecipazione” del lavoro all’attività delle imprese. Sarebbe ora di riaffrontare il tema, dopo decenni di distrazione. Evitando, se possibile, di ripercorrere l’intero dibattito che si produsse negli anni 90, dopo i primi accordi e le prime esperienze partecipative, mai diventate norme di legge (malgrado l’esplicito richiamo costituzionale) e nemmeno dettati contrattuali (nonostante tutte le esperienze partecipative italiane siano firmate tra imprese e sindacati).
Nino Lo Presti – La partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, un nuovo modello di sviluppo
La conflittualità tra capitale e lavoro è un tema che ha afflitto le relazioni industriali per decenni ed oggi, in un mondo sempre più globalizzato, caratterizzato da cambiamenti rapidi e complessi, ha assunto contorni particolarmente accentuati che si estendono al punto da richiedere interventi e soluzioni mediate che coinvolgano i Governi.
Francesco Delzio – Dare valore al lavoro, la via italiana alla partecipazione dei dipendenti
I lavoratori italiani sono i più infelici al mondo. Il verdetto è contenuto in State of the Global Workplace, autorevole indagine sullo “stato di salute” globale del lavoro realizzata da Gallup, secondo cui soltanto il 4% degli impiegati italiani si sente appagato sul lavoro. E forse non servono le indagini di mercato per capirlo: basta una ricognizione tra amici e parenti per ottenere risultati simili. Eppure, il tema è assente nel dibattito pubblico e nelle agende della classe dirigente del Paese.
Gianvito Calderaro – Alleanza capitale e lavoro
La partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese è un tema storico sia per il diritto del lavoro che per le relazioni industriali. Di recente abbiamo assistito alla iniziativa del sindacato Cisl, che sul tema ha sempre riservato la sua attenzione. Anche l’Unione Europea (EU), sin dagli anni ’70 , ha sviluppato per decenni una intensa attività normativa, relativamente a diverse forme e gradi di partecipazione, dal diritto alle informazioni, alle consultazioni e fino ai diritti di partecipazione sia nella governance e sia alla partecipazione finanziaria al capitale di rischio delle imprese da parte dei lavoratori.
Gianfranco Librandi – Partecipazione dei lavoratori fruttuoso patto capitale-lavoro
Il Consiglio dei Ministri ha licenziato qualche giorno fa le “linee guida” per la manovra di bilancio. È prematuro dare un giudizio definitivo su quanto annunciato dal governo, sarà necessario studiare nel dettaglio ogni provvedimento, ma un’idea su quella che sarà la prossima legge di bilancio la posso già esprimere: una manovra senz’anima e senza strategia, un compitino raffazzonato alla bell’e meglio, con un colpo al cerchio ed una alla botte, una manovra – oltre al resto pericolosamente finanziata per due terzi in deficit – che per riassumere posso definire illusoria e velleitaria.
Raffaele Bonanni – Partecipazione dei lavoratori nelle imprese: lo sviluppo delle buone pratiche
È l’ora della partecipazione dei lavoratori.
Quella che i tedeschi chiamano la Mitbestimmung, cioè la presenza di rappresentanti dei lavoratori nella stanza dei bottoni delle aziende, in Italia neanche se ne parla. Eppure la rivoluzione digitale che cambia ogni giorno il modo di lavorare e restituisce a chi lavora la capacità di poter leggere i processi lavorativi e lo strapotere delle big tech dovrebbero consigliare di dare più voce in capitolo a chi lavora e non abbandonarli al populismo.
Robert Scholz – La partecipazione fa bene al clima
Le aziende con una forte codeterminazione aziendale fanno molto di più per ridurre le emissioni e conservare le risorse. Implementano più spesso innovazioni rispettose dell’ambiente, monitorano meglio il rispetto dei diritti umani nella loro catena di fornitura e offrono condizioni di lavoro complessive migliori rispetto ad aziende comparabili con cogestione debole o assente.
Mario Bozzi Sentieri – È arrivato il tempo di applicare l’art. 46 della Costituzione
Siamo alla vigilia di una nuova stagione politico-sindacale? Niente a che vedere – sia chiaro – con la strumentalità di una mobilitazione di piazza, tanto demagogica, quanto inquinata da evidenti commistioni, a sinistra, tra ruolo sindacale (Cgil) e attività di partito (Pd). Le aspettative a cui facciamo riferimento hanno un valore strategico e “di valore” che vanno ben al di là delle contingenze e degli interessi di parte.
Riccardo Pedrizzi – Partecipazione al lavoro, se non ora quando
La legge delega sulla riforma fiscale recentemente varata prevede la possibilità di accedere a una riduzione dell’Ires per quelle imprese che impieghino risorse “in schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili”.