(…) un denominatore comune, vale a dire il rinnovato riconoscimento di quanto sosteneva Biagi: che i ritardi e le asimmetrie del mercato del lavoro italiano sono certamente legate a un sistema regolatorio ma, soprattutto, sono il frutto di un atteggiamento culturale sbagliato (…)
(D. Colombo, il Sole 24 Ore, 20.03.2014)