Con il varo della legge delega sembrano ridursi i margini di confronto tra imprese e sindacati.
(…) Si può anzi dire che il Jobs Act con la sua carica di novità appaia come la conferma del fallimento delle prassi negoziali a livello aziendale.
(…) E’ sufficiente esaminare i temi e le materie contemplate della delega (mansioni in pejus, controlli a distanza ex articolo 4 e licenziamento economico) per riconoscere chiaramente materie e istituti che ben potevano essere oggetto di regolamentazione in deroga mediante accordi aziendali o territoriali – a mente dell’accordo interconfederale del giugno 2011 e della legge 148/11 con gli accordi di prossimità – anticipando anche solo in parte soluzioni normative che da gennaio saranno definitive e generalizzate per tutti.
(L. Failla, Il Sole 24 Ore, 19.12.2014)