«Non si decide sulla base di una singola riunione. Certo, il primo segnale non è stato positivo ma sono ancora fiducioso. Di sicuro il governo non aspetterà in eterno». Filippo Taddei è il responsabile economia del Pd. Sul nuovo modello contrattuale che darebbe più peso al secondo livello, cioè alla contrattazione territoriale e aziendale il governo aveva detto di aspettare un accordo fra sindacati e imprenditori. Ma anche che, senza accordo, sarebbe intervenuto per legge.
La settimana scorsa i sindacati Cgil e Uil non si sono presentati all’incontro con Confindustria. Fino a quando aspetterete prima di intervenire?
«Adesso siamo concentrati sulla legge di Stabilità, che terminerà il suo percorso parlamentare a fine anno. Una volta chiuso quel capitolo riporteremo l’attenzione sui contratti. Spero che nel frattempo le parti sociali abbiano trovato il modo di discutere e il coraggio di trovare una sintesi. Altrimenti saremo noi a fare il passo».
(…) Ma cosa può fare il contratto di secondo livello in più rispetto
a quello nazionale?
«Un esempio: per i lavoratori stagionali del turismo il problema è aiutarli a riallocarsi in un altro settore quando finisce la stagione. Secondo voi si può fare la stessa cosa in Sardegna e in Romagna?».
(L. Salvia, Corriere della Sera, 30.09.2015)