Il Friuli Venezia Giulia è una Regione fortemente innovativa, che sul tema della partecipazione dei lavoratori all’impresa ha adottato una norma in cui si riconosce a favore delle imprese la priorità per l’accesso ai programmi e progetti regionali di contribuzione, incentivazione e agevolazione finanziaria se adottano un regolamento di collaborazione voluto dalla Regione stessa.
È questo uno dei concetti espressi oggi in Fiera a Pordenone dal Governatore del Friuli Venezia Giulia intervenendo al convegno dal titolo “La partecipazione dei lavoratori all’impresa” promosso in collaborazione dal Comune e dalla Cisl del Friuli Venezia Giulia. Alla presenza del segretario nazionale del sindacato, del ministro per i Rapporti con il Parlamento, il commissario straordinario della Acc e del presidente di Confindustria Alto Adriatico, il massimo esponente della Regione ha posto in risalto ciò che l’amministrazione ha compiuto in questi anni sull’argomento.
In Friuli Venezia Giulia, con la legge Sviluppoimpresa, è stato previsto all’articolo 88 la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, attuato con il regolamento emanato a fine dicembre. La disciplina prevede la priorità di accesso ai programmi e progetti regionali di contribuzione, incentivazione e agevolazione finanziaria a favore delle imprese che adottano il regolamento di collaborazione; quest’ultimo dovrà essere adottato a seguito di accordi stipulati con le associazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello regionale, firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nelle imprese medesime o con le rappresentanze sindacali aziendali o con la rappresentanza sindacale unitaria.
La priorità di accesso verrà garantita a chi, nel regolamento di collaborazione, risponda ad almeno due di cinque requisiti. Uno di questi prevede la redistribuzione ai lavoratori dipendenti di una quota del profitto d’impresa anche attraverso l’assegnazione di azioni o titoli equivalenti; l’attivazione di procedure di informazione e di consultazione dei rappresentanti dei lavoratori in occasione delle decisioni più rilevanti dell’impresa; l’istituzione di organismi paritetici, dotati di funzioni consultive e di indirizzo in materie quali la sicurezza dei luoghi di lavoro e la salute dei lavoratori, le pari opportunità; la presenza di un membro all’interno degli organi di gestione dell’impresa che sia appositamente eletto o nominato secondo modalità condivise con le rappresentanze o le associazioni sindacali; l’accesso dei lavoratori dipendenti al capitale d’impresa.
Su questa norma c’è stato grande apprezzamento da parte del segretario generale della Cisl, il quale ha trovato il modo di operare in Friuli Venezia Giulia in linea con la proposta di legge di iniziativa popolare che a breve inizierà il suo iter con la presentazione del testo alla Corte costituzionale, cui farà seguito la raccolta delle firme per istituzionalizzare la partecipazione dei lavoratori all’impresa.
(Agenparl)