Per gentile concessione dell’autrice, Israele Donatone, pubblichiamo la tesi “L’economia Circolare: il caso della Simbiosi Industriale nel Distretto Danese di Kalundborg” del master in Green Economy e Management Sostenibile presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano.
Di seguito un estratto e in allegato l’elaborato completo; centrale è il richiamo alla filosofia della Partecipazione che costituisce il fondamento culturale contestuale e la premessa alle implementazioni circolari in territori quali la Scandinavia.
”La Scandinavia, riferimento con realtà simbiotiche operative in ambito industriale, dei servizi e in urbanistica, testimonia come i metodi applicativi siano determinati da una premessa contestuale costituita dalla filosofia partecipativa e una mentalità orientata alla codeterminazione, strategica in termini di sinergia ancor prima che operativa.
Partecipazione degli stakeholders al progetto sinergico comune che trova nei sistemi di corporate governance, quali il renano-scandinavo di cogestione e codeterminazione strategica (la Mitbestimmung tedesca, la versione giapponese e le varie forme di codeterminazione strategica Scandinava), il fondamentale ruolo di soggetti economici multi-stakeholders in cui il potere di nomina/revoca degli amministratori delegati alla gestione è un potere partecipato e condiviso tra Capitale, Lavoro e Stakeholders della comunità di riferimento per la mission di massimizzazione della creazione di valore economico-ambientale-sociale (bene comune) di lungo periodo. Di primario rilievo in questi sistemi di corporate governance è la gestione del conflitto di interessi e la prevenzione della degenerazione in condotte devianti dalla mission aziendale comunitaria.”
”In questo quadro, la ricerca di evidenze empiriche di una delle prioritarie scuole del modello Circolare, la Ecologia Industriale nella declinazione applicativa della Simbiosi Industriale, ha condotto all’attuale area geografica benchmark internazionale, la comunità Scandinava; punto di riferimento a livello di cultura partecipativa ancor prima che su un piano di metodi gestionali e tecniche operative.
Una comunità sorprendente in funzione della bassa frequenza di presenza sui mass media e in cui la Partecipazione caratterizza il contesto a 360 gradi: dal ruolo delle Istituzioni quali garanti del sistema normativo a prevenzione del dumping sociale e ambientale, alla complementare funzione della corporate governance inclusiva con soggetti economici multi- stakeholders (le varie forme di codeterminazione strategica con importanti basi in comune con gli obiettivi della Mitbestimmung tedesca, nonché della versione giapponese), al – last but not least – fondamentale ruolo delle aziende sui territori, libere di codeterminare la dinamica competitiva coerentemente con l’impostazione bottom-up per via sussidiaria e non assistenziale.
Competitività territoriale evidenziata dal distretto industriale danese di Kalundborg, selezionato come approfondimento per la significatività in termini di potenzialità strategica progettuale in Simbiosi Industriale e di conseguente durabilità sinergica con le costanti e complementari fasi di consolidamento/innovazione nella direzione della creazione di valore economico-ambientale-sociale di lungo periodo.”