Eccellenza Berto’s: dal bonus bebè all’orario ad hoc per favorire la genitorialità.

Relazioni industriali moderne, fattore di competitività. Mentre il confronto nazionale sul modello contrattuale è ai preliminari, nei territori il ‘patto per la fabbrica’ entra nel vivo delle aziende e dei rinnovi contrattuali: premi di risultato, welfare 4.0, formazione continua, inserimento dei giovani.

LA SVOLTA. Accade alla Berto’s di Tribano , multinazionale tascabile tra i leader mondiali nella produzione di attrezzature professionali per la cucina, 30.000 pezzi all’anno, per l’80% in più di cento Paesi, 22,6 milioni di ricavi nel 2016 (+5,1%), dove il ‘clima di condivisione’ ha spinto la crescita media annua al 3% negli ultimi dieci anni. L’azienda, assistita da Confindustria Padova, ha siglato con le Rsu e la Fim-Cisl di Padova e Rovigo il rinnovo dell’accordo integrativo triennale 2017-2019 per i 120 lavoratori specializzati, età media 38 anni, all’insegna del welfare 4.0. Un punto di svolta nelle relazioni industriali che amplia e rilancia salario legato a produttività e welfare aziendale, con un occhio a nuclei familiari e giovani. Il premio di risultato (legato al Mol e a indici di produttività) aumenta fino a 6.595 euro nel triennio, con un incremento a regime di oltre il 20% rispetto all’accordo precedente. Ancora più articolati gli istituti di welfare, parte integrante dell’accordo, con misure innovative per la natalità, l’istruzione e il credito. Oltre al premio “nuove idee”, al rimborso spese per libri e iscrizione dal nido all’università, aumentati negli importi, all’anticipo estensivo del Tfr (anche per ristrutturazione prima casa, matrimonio, acquisto auto), sono previsti i nuovi bonus bebè (250 euro per i nati nel triennio), il carrello della spesa, il rimborso tasse universitarie per lavoratori-studenti e il microcredito di solidarietà, per un’integrazione al reddito individuale che può arrivare a 4.439 euro l’anno. Fino al sostegno alla genitorialità (work life balance) con ben 14 diversi modelli orari di lavoro per la conciliazione con la vita familiare e personale.

FILOSOFIA. Particolare attenzione ai giovani: per favorirne l’inserimento, l’accordo valorizza l’apprendistato con una stabilizzazione da primato. In Berto’s il turn over è pari a zero, la totalità del personale è a tempo indeterminato, ogni anno vengono inseriti dai 10 ai 15 apprendisti e tirocinanti. Negli ultimi tre anni sono stati assunti 13 giovani dopo un periodo di tirocinio nei settori produzione, progettazione, vendite, export, marketing. «L’approccio collaborativo, la condivisione di obiettivi e di valori tra le persone caratterizza da sempre la nostra azienda – spiega Enrico Berto, presidente e amministratore delegato di Berto’s -. Una filosofia sempre più strategica nel contesto globale, che richiede adattamento e continue trasformazioni, unisce visione imprenditoriale, motivazione e valorizzazione della persona. Sentirsi partecipi del buon andamento dell’azienda ha effetti virtuosi sul clima di lavoro, sull’efficienza, la qualità dell’organizzazione e quindi sui risultati economici e la fidelizzazione. La crescita di Bertos’ è stata graduale e costante, il 3% in media negli ultimi dieci anni, con oltre 50 prodotti realizzati ogni anno e continui investimenti per accrescere la produttività con processi improntati già da un decennio ai principi di smart factory, lean production e 4.0. Da qui la nostra decisione d’intesa con il sindacato di rilanciare le iniziative di welfare avviate già tre anni fa, con un impegno ancora più forte e completo. Siamo convinti che questa sia la strada per relazioni industriali moderne e partecipate, fattore di competitività».

DAL PREMIO AL WELFARE: I PLUS DELL’ACCORDO AZIENDALE. Nell’ultimo triennio i lavoratori Berto’s sono stati artefici di 88 idee aziendali, di cui 25 realizzate: logistica e controllo sicurezza, nuovi materiali, accoglienza clienti. Sono stati 132 i contributi per spese scolastiche, 15 premi di anzianità, 13 anticipazioni del Tfr, 3.500 ore di formazione erogate. Per la parte economica, il nuovo accordo integrativo prevede che il premio di risultato, calcolato sul margine operativo lordo e accessibile proporzionalmente anche agli apprendisti, possa arrivare ad un massimo di 6.595 euro nel triennio, con un aumento a regime di oltre il 20% rispetto all’accordo precedente. Sono confermate la maggiorazione per il lavoro notturno al 33% (a fronte del 20% nel CCNL) e quella per lo straordinario: 35% contro il 25% del CCNL per le ore infrasettimanali, 60% contro il 50% per sabato e festivi. Di fronte all’evoluzione tecnologica e organizzativa senza sosta, la formazione continua e per tutti resta la leva imprescindibile. Negli ultimi tre anni sono stati realizzati corsi di lingua in orario di lavoro, su digital innovation skills, digital&design strategy, ciclo degli ordini, competenze finanziarie. Confermato il servizio di medicina del lavoro con servizi aggiuntivi gratuiti come le vaccinazioni e l’ascolto finalizzato al supporto psicologico; l’impegno a migliorare standard di qualità del prodotto, rispetto per l’ambiente, sicurezza sul lavoro.

Ampio spazio è dedicato alle politiche di welfare per la famiglia, con la novità del bonus bebè per i nati nel triennio (250 euro), rimborsi per spese scolastiche e di iscrizione dal nido all’università (plafond annuale 12mila euro), microcredito di solidarietà per i lavoratori in difficoltà con i canali ordinari del credito bancario, buoni pasto per lavoratori, turnisti e stagisti (1.100 euro l’anno), anticipi del Tfr estesi oltre gli obblighi di legge a ristrutturazione prima casa, matrimonio, acquisto dell’auto, rimborso delle tasse universitarie per i lavoratori-studenti (500 euro), carrello della spesa/carburante (300 euro nel triennio). La conciliazione tra esigenze lavorative, familiari e personali e il sostegno alla genitorialità (work life balance) sono essenziali nella filosofia di Berto’s per creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante e che permetta di esprimere al meglio le professionalità. L’accordo prevede 14 diversi modelli orari di lavoro per la massima conciliazione con la vita familiare e personale e ulteriori flessibilità di orario per lavoratori genitori, padri e madri, ma anche la concessione del part-time (10 nell’ultimo triennio). Premiato il valore dell’anzianità aziendale (1.000 euro una tantum al decimo anno).
Il coinvolgimento delle persone nello sviluppo aziendale è l’obiettivo del “Premio Nuove Idee” che valuta le proposte per migliorare prodotti e processi, sicurezza, ambiente e salvaguardia delle risorse, con un premio di 200 euro per ogni idea realizzata.

(www.padovaoggi.it, 27.07.2017)

 

 

 

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