Italian Exhibition Group: rinnovo contratti completato sulle cinque sedi.

Welfare aziendale, ferie solidali, smartworking, comitati paritetici sono al centro dei rinnovi contrattuali di secondo livello per Italian Exhibition Group SpA, nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che oggi, con la firma del nuovo Contratto Integrativo Aziendale per la location vicentina, completa l’operazione articolata su tutte le sue sedi: Rimini – dove si trovano l’headquarter e il Palacongressi – Vicenza, Milano e Torino.

Sono molti gli elementi innovativi di questo sistema di accordi di secondo livello, in particolare per quel che attiene il concetto di Work Life Balance – spiega il Vicedirettore Generale di IEG, Carlo Costa che con il suo Staff HR ha condotto le trattative – a partire da un orario di lavoro estremamente flessibile, necessario a un’azienda che presenta picchi di lavoro in occasione degli eventi e molto apprezzata anche dai lavoratori, che riescono a conciliare vita-lavoro al meglio: di fatto in tutte le sedi di IEG non ci saranno più orari di lavoro fissi, ma i lavoratori si organizzeranno con i loro responsabili per far sì che le ore contrattualmente previste siano lavorate quando è più necessario. In questo contesto organizzativo troveranno spazio progetti di sperimentazione di Smart Working, perché non per tutti i lavori è sempre necessaria la presenza fisica in azienda. Particolare attenzione è stata posta nel cogliere le grandi opportunità offerte dai sistemi di Welfare Aziendale, con un indiscussi vantaggi fiscali per i lavoratori, e che possono ulteriormente ampliare le modalità di costruzione di previdenza integrativa, tema al quale azienda e OO.SS. hanno ritenuto di dedicare particolare attenzione per salvaguardare il futuro dei lavoratori più giovani. E’ stato introdotto l’istituto già disciplinato dal Job Act, delle ferie e riposi solidali, tramite il quale i lavoratori, su base volontaria ed anonima, potranno cedere parte delle loro ferie a colleghi che necessitino di assistere il coniuge, i figli minori o genitori anziani. Il sistema incentivante è stato rimodulato per comprendere,  oltre ad un sistema di incentivazione collettivo sui risultati aziendali, anche un sistema di obiettivi individuali per tutti i lavoratori (di qualsiasi reparto e inquadramento) affinché tutti si sentano direttamente coinvolti nella costruzione dei risultati di IEG. Un tavolo tecnico – denominato Commissione paritetica  – manterrà un dialogo costante tra azienda e lavoratori per la ricerca della miglior efficienza ed organizzazione”.

Si tratta – dice il Presidente di IEG, Lorenzo Cagnoni – di un autentico esempio di innovazione e modernità nel panorama fieristico nazionale e di un risultato caratterizzato dalla credibilità del progetto Italian Exhibition Group e da quella delle parti – Azienda e OO.SS. –  credibilità costruita, sia nella storia di Rimini sia di Vicenza, investendo per anni in relazioni industriali corrette, trasparenti e rispettose delle controparti, anche nei momenti di confronto più duro”.

Per il Direttore Generale di IEG, Corrado Facco: “Italian Exhibition Group, che esiste da appena otto mesi e deve amalgamare aziende con storie, tradizioni e valori diversi, si è data come priorità l’armonizzazione degli istituti contrattuali e l’uniformità degli stili di vita lavorativa aziendale per tutti i collaboratori.  Un segnale molto forte di cambiamento: si abbandonano i modelli “Rimini” e “Vicenza” proiettandosi nel modello IEG. Non ci può infatti essere vera integrazione se lavoratori e colleghi che svolgono le analoghe funzioni, accedono a sistemi di regolamentazione molto diversi, perché si favorirebbe quella identificazione in sotto-comunità territoriali che è contraria all’idea di azienda diffusa a cui si ispira l’organizzazione della nostra Società”.

Anche nelle modalità di finanziamento di questo rinnovo contrattuale sono riscontrabili innovazioni: Italian Exhibition Group S.p.A. ha investito nuove risorse in questo progetto sia direttamente sia “coinvolgendo” lo stato attraverso l’utilizzo dei sistemi di defiscalizzazione promossi dalla Legge di Stabilità e dai Decreti legge, di cui si è cercato di cogliere i benefici. Anche i lavoratori hanno partecipato in misura importante, rinunciando a vecchi istituti contrattuali e accettando di modificare quelli esistenti in prospettiva di un maggior sviluppo per il futuro.

(www.chiamamicittà.it, 13.07.2017)

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