Si conclude oggi, domenica 11 dicembre, il 71° Convegno Nazionale di Studio sul tema “Diritto al lavoro. Per un lavoro degno in un’economia sostenibile”.
La sessione pomeridiana di ieri, sabato 10 dicembre, ha visto la tavola rotonda sul tema “La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa”: fra i discussant, il professor Carlo Scognamiglio Pasini, già Presidente del Senato della Repubblica. “È un tema antico questo, è una discussione che nasce con il capitalismo, a fine sec. XVIII, e che ha visto grandi esperienze come quella di Robert Owen in Scozia, Louis Blanc in Francia, e che nella nostra Costituzione è stata regolata con un’ambiguità fondamentalmente” spiega il professor Scognamiglio “nel senso che la scelta fra lo Stato corporativo in cui vi era la partecipazione dei lavoratori alla gestione e anche agli utili di un’impresa, che era l’eredità del fascismo, e che sarà poi la realtà costruita in Germania dove la cogestione, partecipazione dei lavoratori ai consigli di amministrazione delle imprese è normata dalla legge, e invece il modello di capitalismo democratico americano e inglese, quello che è basato su un azionariato molto diffuso e sui fondi pensione, che sono i grandi azionisti di questo modello, è stata lasciata impregiudicata perché c’erano le imprese a partecipazione statale che rappresentavano una parte importante e il punto di incontro di queste due istanze. Quando poi fu evidente che il modello delle partecipazioni statali era degenerato ed era impossibile allo Stato sostenere i deficit che venivano creati dal sistema delle partecipazioni statali e si procedette quindi alle privatizzazioni, del sistema bancario fondamentalmente, che poi in realtà fu un’operazione di trasferimento della proprietà azionaria delle grandi banche, e non solo, dallo Stato alle fondazioni cioè agli enti locali, fu introdotta anche la duplicità degli organi amministrativi sul modello tedesco, dove si introdusse il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione, che a me parve – privatizzazione del sistema bancario, introduzione del consiglio di sorveglianza – il prologo alla partecipazione dei lavoratori all’impresa. Le cose non sono andate così. Nel senso che l’esperienza dello sdoppiamento degli organi amministrativi non è stata una cosa positiva, ha complicato molto la burocrazia delle imprese, c’è stata la crisi dei crediti inesigibili erogati con un po’ di leggerezza. Si è così chiusa la strada di replicare questo modello anche perché proprio quegli anni in Germania il modello del neocorporativismo, del consociativismo, cominciava a mostrare crepe evidenti. Noi siamo rimasti a metà del guado, da un lato con un capitalismo democratico modello anglosassone ma senza i capitali e dall’altro lato abbiamo questo tentativo non portato a termine di replicare un sistema neocorporativo alla tedesca e questo ha conseguenze molto pesanti per il sistema che sono: difficoltà di crescere per le imprese italiane, che non crescono perché non riescono a superare il passaggio generazionale, e collasso del sistema delle grandi imprese che in un mercato senza capitali finiscono nelle mani del capitale estero là dove il capitale c’è”.
La giornata odierna, domenica 11 dicembre, vede i seguenti interventi: dott.ssa Monica Vitali, Presidente della Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Milano su “Il processo del lavoro e gli strumenti alternativi: uno sguardo alla luce di un’esperienza”; dott. Alfredo Pompeo Viola, Segretario Generale del CSM su “Lo sfruttamento del lavoro dei migranti nel settore agroalimentare: dal contrasto alla prevenzione”; prof. Raffaello Lupi, Ordinario di Diritto tributario all’Università di Roma Tor Vergata su “La fiscalità come leva per favorire il lavoro”; prof. Paolo Pascucci, Ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Urbino Carlo Bo su “La salute e la sicurezza sul lavoro tra innovazioni organizzative e sostenibilità”; avv. Gianluca Stancati, Docente di Diritto tributario presso la LUISS Guido Carli su “Modelli di lavoro ed imposizione: attualità e prospettive”.
Il cardinale Coccopalmerio, Consulente Ecclesiastico Centrale dell’UGCI, terrà i saluti finali e concluderà il 71° Convegno Nazionale di studio.